Umweltstation Iffens
Umwelterziehung Iffens e.V.
Labor Naturwissenschaften und Umwelt
dipl.päd Bärbel Supper, Dr. rer.nat. Wolfgang Meiners
26969 IFFENS / Butjadingen
Tel.: 04735-920020, FAX: 04735-920024
e-mail: umweltstation.iffens@t-online.de
http://home.t-online.de/home/umweltstation.iffens
Bioland Betrieb Nr. 30696
Data del Corso 1997: a richiesta
-Il territorio, protetto con alte dighe dalle inondazioni, ha preso diverse forme nei secoli. Negli anni piu recenti è cresciuta rapidamente l`attività industriale.
-Il paesaggio è caratterizzato da fattorie sparse, situate nelle pianure strappate al mare.
-I "prati salati" che giaciono nel lato verso il mare delle dighe sono importanti luoghi di nidificazione per uccelli marini.
-Questa costa marina, con le sue uniche e varie condizioni di vita costituisce un semplice e facilmente comprensibile Ecosistema e quindi un interessante oggetto di studio.
-Nel tentativo di preservare gli aspetti caratteristici del paesaggio sono state istituite alcune Aree protette, Niedersächsischer Nationalpark Wattenmeer per esempio, oppure le paludi (terre galleggianti) di SEHESTEDT. Essa è l`unica palude del mondo che si trova sul lato a mare di una diga.
-Molte delle minacce moderne al nostro ambiente sono presenti in questa piccola area.
Ad Est ci sono emissioni e scarichi di metalli pesanti e amianto ed una Centrale Nucleare, mentre ad ovest le minacce sono rappresentate da petrolio, PVC etc.
Un`altra causa concerne l`allevamento intensivo praticato nell`intera penisola.
Mangiare e Bere naturale
Passare il giorno vivendo in gruppo e individualmente
Esplorare il "Watt" e i "Prati Salati"
Aiutare nei lavori dell`orto o di manutenzione della fattoria
Riposare sulle sdraio
Inventare e conocere nuove ricette di cucina
Andare in bicicletta
Sentire il profumo del Mare del Nord nel vento tra i capelli
Studiare tedesco
Queste sono alcune delle molte possibiltà di come passare le vacanze d`agosto da noi.
Le vacanze ad Iffens, non sono vacanze di consumo o modello "Club Mediteranee."
Iffens è un luogo di discussione e scambio di esperienze; un punto d`incontro per chi vuole vacanze attive e creative.
Ognuno è partecipe delle attività della casa.
`E possibile partecipare per 2 ore al giorno ai seminari di educazione ambientale ed ecologia- ma non è obligatorio.
Parliamo anche italiano.Chi vuole puo studiare tedesco.
Soggiorno minimo una settimana. Allogio in camere da 1 a 4 posti. Prezzo 45.- DM (45.000 Lire) al giorno.
Il responsabile della lezione potrà essere consultato per un aiuto nella ricerca o per eventuali verifiche. Si prega di informarci dei singoli argomenti, delle date e dei finanziamenti.
Il Wattenmeer è una complessa fascia costiera che si estende per la lunghezza di ca.450 km tra l`isola di Texel in Olanda e Fanö in Danimarca, caratterizzata da un accentuato fenomeno di bassa marea, che lascia scoperta una zona compressa tra i 7 e 20 km di larghezza.
Questo fenomeno causato dalla complessa forza attrattiva del sole,della luna e della terra, porta per duevolte al giorno, come un respiro, il mare a trasformare la terra in acqua.
Questa dinamica della marea, oltre a mettere addosso al visitatore un'insolita inquietudine, ha chiaramente molte altre ripercussioni sia per quanto riguarda le attività umane, sia per la vita animale, basti pensare, ad esempio, agli animali acquatici che, con la rapida bassa marea, rischiano di soffocare, mentre quelli terrestri con l'altrettanto rapida alta marea possono annegare.
Girando per la prima volta nella zona scoperta del WATT, si può avere una sensazione di solitudine, ma facendo attenzione ecco scoprire una inaspettata ed intensa vita animale.
Subito nel silenzio si ascolta il rumore di migliaia di "Schlickkrebs" in attività nel fango; Qui si notano due conchiglie vuote, là i residui lasciati dai "Pierwurm", ecco spuntare un granchio che corre a rintanarsi.
Basta, poi fare una piccola buca nel terreno per vedere uscire allo scoperto i tipici vermi del WATT, con la caratteristica buca a forma di "U", oppure fermarsi ad osservare i molluschi che ,soffiando la sabbia si coprono nuovamente fino a scomparire.
Sebbene il Mar del nord con il Wattenmeer rappresentino solo loO,002% della superfice marina, c'è qui circa il 5 % del pescato.
Si chiama il Kindergarten dei pesci (asilo nido).
Questo spiega, in parte, la presenza, in questa solitaria zona, di più di 9 milioni di uccelli migratori; in primavera per l'ultima tappa verso la loro zona di riproduzione al nord, o nella tarda estate a fare riserve d`energia per il loro viaggio verso climi più caldi. Il Wattenmeer è quasi il servizio autogrill per gli uccelli migratori.
Le oscillazioni della temperatura nel Wattenmeer si sono riscontrate pari a 1-2 volte quelle registrate nel mare aperto.
In estate la temperatura del terreno del Watt, può scendere dai 40 gradi, a temperature inferiori allo zero nel giro di pochi minuti a causa dell'accumulo dell'Acqua.
Nei mesi invernali il terreno gela a temperature inferiori a -5 gradi.
Il contenuto di sale nell'acqua del Mar del Nord è circa del 3 %, cosi, ad esempio, un temporale durante la bassa marea lascia sul terreno del Watt una pozzanghera con una concentrazione di sale nell'acqua del 0,5-1 %.
Queste particolari condizioni ambientali hanno obligato sia gli animali che le piante ad un particolare adattamento.
Finora esistono tre parchi nazionale del Wattenmmeer, alla costa del Mar del Nord:Nationalpark Niedersächsisches Wattenmeer (1.1.1986), Nationalpark Schleswigholsteinisches Wattenmeer (1.10.1985). e Nationalpark Hamburgisches Wattenmeer.
Insieme hanno una superficie di 500.000 ha.
L'estreme condizioni ambientali del Watt, esigono molto dagli organismi che ci vivono. A causa del loro adattamento si sono creati degli organismi specializzati e quindi legati a questo particolare ecosistema. `E chiaro come la distruziuone di questo biotopo, porti alla distruzione e scomparsa di tutti quegli esseri viventi che lo popolano.
Le innondazioni, l'intensità delle correnti, la salinità e l'escursione termica, formano, nella zona compresa tra le isole e la diga, diverse zone ambientali, iniziando dal mare, i prati salati, per arrivare fino alla diga.
Mentre nella zona di fronte alle isole abbiano dei nuovi ecosistemi, caratterizzati dalla zona dei marosi, o dalla spiaggia oppure ancora dalla zona delle dune costiere.
Inoltre, alla foce dei fiumi, per effetto della diversa salinità abbiamo diverse nicchie ecologiche, ma che risultano tra di loro concatenate a formare un fitto mosaico.
Nell`ecosistema più generale del Wattenmeer sono presenti circa 8oo specie di piante e circa 2000 spechie di animali.
Ci sono circa 600 endemismi.
400 specie di insetti vivono in diretta dipendenza di 25 piante dei prati salati.
Nella zona del Watt, che viene scoperta durante la bassa marea, dominano tuttavia solo poche specie.
Il 75% della biomassa presente nel terreno, è composta da: Pierwurm (Arenicola), Sandklaffmuschel (Mya), Miesmuschel (Mytilus) e Herzmuschel (Cordium).
Nelle zone del Watt dove sono presenti poche specie, queste ultime sono però rappresentate da un numero elevatissimo di individui e questa è una particolarità dell'ecosistema Wattenmeer.
Con ogni nuova marea, l'acqua porta in sospensione materiale ricco di sostanze nutritive. La sostanza organica che successivamente si deposita, viene utilizzata dagli organismi presenti nel Watt per il loro naturale processo di vita.
La ricchezza di sostanze nutritive che giungono con la marea, permette agli animali presenti nel terreno, di formare colonie composte da numerosi individui.
In 1 mq possono trovarsi fino a 40 000 Schlickkrebs (Corophium volutator).
Di microorganismi inferiori al milimetro di grandezza, ce ne sono anche 2,5 milioni per mq.
La grande quantità di biomassa presente nel Wattenmeer dà nutrimento a molti uccelli sia di passo che stanziali; ed anche a numerose specie di pesci.
Delle circa 100 specie di uccelli, sono almeno 50 quelle dipendenti dalla salvaguardia del Watt. Molte di queste specie sono segnate nella lista rossa delle specie in pericolo di estinzione.
Lemikoli, gabbiani, sterne, oche e anatre hanno tutti bisogno del Wattenmeer come un insostituibile biotopo per la sosta, la riproduzione e l'alimento.
L'avvicendamento nella nutrizione è regolato dalla marea, durante la bassa marea, si possono notare:Recurvirostra avosetta, Tringa totanus, Calidris minuta, Limosa limosa e molte altre, mentre durante l`alta marea si vedono:Sterna hirundo, Larus canus, Tadorna tadorna, Somateria mollissima e molte altre, compresi in autunno il cigno ed il cormorano.
Attualmente sono presenti circa 5000 esemplari, distribuiti nelle isole sabbiose piu lontano dalla costa.
Un tempo erano molto più numerose; la caccia indiscriminata, sia per la pelliccia, sia perchè i pescatori dicevano che erano dannose per la pesca, ne aveva ridotto il numero, fino a pocchi anni fa, a circa 600.
A questo punto si decise di proteggerle. Le foche si riprodussero fino a raggiungere il numero attuale.
Nel 1990 una malattia, finora non ben definita,ha ucciso centinaia di esemplari, portandone il loro numero ad un punto critico per la sopravvivenza. Il Mare del Nord ha un tasso d'inquinamento elevato ed la sua acqua non svolge piu la sua azione disinfettante.
Ora la foca sta vivendo un altro pericolo per la sua sopravivenza.
Questa volta il pericolo viene dai turisti.
Le foche vivono la maggior parte del tempo, sdraiate sulla sabbia per favorire la formazione del tessuto adiposo. All'arrivo dei turisti, le foche sono costrette, per scappare, a strisciare con la pancia sulla sabbia; questo provoca, a volte, delle ferite sulla pelle che, chiaramente, restano aperte quando si immergono. L'inquinamento dell'acqua, penetrando nella pelle, è causa di malattie, spesso mortali per l'animale.
Altro problema, sempre causato dai turisti, è l'abbandono dei cuccioli da parte delle madri che, fuggendo, lasciano i cuccioli in balia del mare o dei turisti stessi.
Fortunatamente, sono stati creati dei centri di assistenza per questi cuccioli, evitandone cosi, la morte.
Un funzione molto importante del Wattenmeer per quanto riguarda la fauna ittica, è, senza dubbio, quella di "Kindergarten".
I pesci passano la fase giovanile in questa zona del Mar del Nord, per prendere poi il mare aperto, una volta raggiunto lo stadio adulto.
Anche per quanto riguarda la varietà della fauna ittica, il Wattenmeer presenta una grande richezza.
I "Salzwiesen", sono quei prati situati tra il mare e la diga. Sono caratterizzati da un terreno che viene sommerso dal mare per circa 50 volte nel corso dell'anno. Questo ha portato ad una concentrazione del sale, nel terreno, pari al 2% ed all'adattamento, a questo particolare tipo di ambiente, della vegetazione che li popola.
La distribuzione della vegetazione, può essere divisa in quatro fasce.
La prima fascia viene sommersa periodicamente due volte al giorno. In questa zona la specie più rappresentativa è la "Salicornia europea", che può essere considerata una specie anfibia, in quanto, per due volte al giorno viene coperta dal mare.
In questa fascia, detta "Quellerzone" si ha una concentrazione salina del 3 %.
La seconda fascia, detta "Andelzone" in genere delimitata verso l'interno dal "Priel",i fiumi del Wattenmeer, è la zona propriamente detta dei "prati salati".
Qui c'è la maggiore concentrazione delle specie, ricordiamo Puccinella maritima; Spergularia marina; Artemisia maritima e sopratutto Limonium vulgare "Strandflieder" . Questa possiede delle particolari "Ghiandole" con quali riesce a regolare la concentrazione del sale. Quasi ogni pianta ha il suo meccanismo per convivere con il sale.
La terza fascia, subito a ridosso della diga, viene chiamata "Bottenbinsenzone", subisce 30-40 innondazioni all`anno; qui la concentrazione del sale non supera lo 1,5 % , la popolazione e` formata principialmente da :Ameria maritima, Plantago marttima e Aster tripolium.
La quarta fascia è quella che praticamente forma la diga.Viene sommersa per circa 10 volte l'anno.
Nei prati salati, la presenza di specie vegetali non è alta, ce ne sono circa 45, ma la loro combinazione è unica.
Solo nel Wattenmeer è possibile trovare una cosi alta concentrazione di piante specializzate. Ogni specie vegetale, ospita 1O-15 diverse specie d'insetti, predati da circa altre 3OO specie d'insetti, che sono a loro volta cibo per la maggior parte degli uccelli (solo il 1O% erbivori) frequentatori dei Salzwiesen. La scomparsa di una sola specie vegetale determina l'interruzione di una intera catena alimentare.